Fuoristanza

Spigolature sul mondo universitario

sabato, luglio 31, 2004

A proposito del rinvio dell'elezione del Rettore a La Sapienza

Adesso non vorrei aumentare l'entropia delle stupidaggini che si trovano in rete sugli argomenti più disparati, ma vorrei seguire un ragionamento, spero non troppo bislacco. Gli esperti mi perdoneranno.

Da qualche anno a questa parte ad eleggere il Rettore di una università concorrono anche altre componenenti 'attive': il personale tecnico amministrativo e gli studenti; non è proprio una 'testa un voto'. Per il personale tecnico amministrativo - per esempio - il voto è pesato matematicamente.

L'elezione del Rettore ha assunto un significato tutto diverso, più politico e meno accademico

A questo cambiamento democratico non ha corrisposto un cambiamento delle istituzioni di governo e delle regole di comunicazione pubblica. Il linguaggio accademico (notoriamente ovattato e mai 'diretto') si è scontrato con le 'nuove' regole che impongono ruspanti dialoghi con l'elettorato allargato.

Il conclave si è scoperchiato ed è diventato una piazza (elettronica).

Un rinvio 'tecnico' diventa (forse giustamente) un caso che potrebbe gettare ombre pesanti sulla trasparenza della procedura elettorale mentre l'algida e un po' distaccata Istituzione non spiega, non rassicura, non interviene.

Non fraintendetemi: non rimpiango i tempi 'bui' delle baronie che decidevano del destino dell'università senza confrontarsi con le altre componenti universitarie. Certo è che adesso si è in mezzo al guado (né di qua né di là) e l'acqua rischia di salirci alla gola.

Buon voto (rinviato) a tutti

Ma per fortuna...

Costretti a guardare dal basso in alto le cose dell'università si rischia il torcicollo. Per questo guardo avanti e vedo...che hanno firmato il contratto dell'università.

La matricola delle Università

Tra pochi giorni nascerà l'università Kore di Enna. Auguri.

Se ci tieni agli occhi non andare all'università (e in carcere)

da La Discussione 28.07

da uno studio della Complutense University

Cattive notizie per gli studenti: ore e ore passate sui libri, e la vista si rovina.

da Il Foglio 23.07

Intervista a Adriano Sofri nel carcere di Pisa(Timbuctù - RAI 3) [...]Non c'è orizzonte qui. Ciò si traduce in un notissimo fenomeno di carattere clinico, una perdita immediata di facoltà, oculari...essendo l'orizzonte sbarrato[...]

Prove tecniche di concertazione?

L'Unità del 30 luglio, nel dare la notizia della relazione presentata dal Comitato nazionale del sistema universitario (CNSVU), registra - con un pizzico di cattiveria - la rivendicazione del ministro Moratti degli ottimi risultati ottenuti dalla riforma dell'Ulivo senza però ricordarne gli autori. Forse l'invito di Luca di Montezemolo a superare le divisioni per concorre tutti alla riforma dell' istruzione comincia a dare i suoi frutti?

sabato, luglio 24, 2004

Mutande, ombrelli, corna e giramenti di palle

La scorsa settimana si ragionava sull'efficacia delle campagne promozionali nelle università.

Manco a farlo apposta. Questa settimana si è scatenata una polemica che ha visto protagonista l'ateneo di Macerata per l'irridente (e per qualcuno scandalosa) campagna pubblicitaria.

Andatevi a vedere questa pubblicità e se avete tempo anche un articolo sul Resto del Carlino.

Il CODACONS si è scagliato con particolare energia contro una pubblicità apparsa a molti cittadini incomprensibile. E a molti altri fastidiosa. Nel comunicato si boccia senza riserve i manifesti pubblicitari in questione e ne chiede al Comune di Roma l’immediato blocco. Accipicchia.

Il Rettore rivendica, naturalmente, la campagna pubblicitaria, insistendo sulla 'sintonia' con il linguaggio dei giovani

Delusione

Da parte mia riconosco di essere un po' deluso. IL CODACONS è un associazione di consumatori molto attiva e le sue campagne di sensibilizzazione e di denuncia sono molto 'forti'. Sempre in prima linea nel denunciare abusi. Il suo presidente, Carlo Renzi, è un avvocato molto simpatico. Durante la campagna elettorale della Lista Consumatori, girava uno spot: in uno studio televisivo spoglio, si vedeva il presidente che dialogava con una giovane (e carina) intervistatrice. I due chiacchieravano tra di loro, pensando (per finta) di non essere in onda (come i fuori onda di Fede):
Allora - dice la ragazza - io le chiederei perché i cittadini devono votare la lista CODACONS,
va bene -risponde il candidato - io rispondo.. e giù una lista di motivi - validissimi - per dare fiducia alla lista. Sempre con un ritmo da prova di studio...ad un certo punto questo clima informale si scalda... il candidato grida (francamente non ricordo esattamente tematica e dialogo del... 'climax') qualcosa come: "ci vogliono nudi!"...e inaspettatamente il serio avvocato si spoglia...sí proprio si spoglia! E non solo lui! Anche l'intervistatrice si toglie la camicetta facendo intravedere un decolte' niente male.

Una voce fuori campo ricorda ai due esagitati che sono in onda. L'avvocato e la giornalista si ricompongono...imbarazzati.

Sublimi!

Sullo stesso tema. In un manifesto, il presidente è fotografato nudo e lo slogan: abbassiamo i prezzi non le mutande!

Sottoscrivo.

In un altro una signora guarda scandalizzata il basso ventre del Presidente. Lo slogan: Forse non si vede, ma ci girano le palle.

Sono d'accordo!

Visitate il sito della Lista Consumatori. Troverete altri esempi.

Ammetto di aver pensato di votarli..altro che quei tromboni della politica ufficiale!

Rinvio?

Pare che girino alcune voci sull'intenzione di rinviare le elezioni a La Sapienza per il rinnovo della carica del Rettore. Le stesse voci vorrebbero legare questo rinvio alla costituzione di Fondazioni private. Il prof. Orlandi solleva il problema scrivendo una lettera.

sabato, luglio 17, 2004

L'Accademia dei Sogni

Ci si interroga sull'efficacia della pubblicità. Benché tecnofili e tecnoentusiasti, fatichiamo a capire la differenza di prodotto e di marca dei gestori di telefonia, sollecitati come siamo tra la Scilla - Megan Gale e la Cariddi - Naomi Campbell (anzi Gambbelle, come dice il suo psicopompo mastinoide e con parlantina partenopea). Bombardati quotidianamente da tonnellate di reclame, ci difendiamo con una specie di torpore narcotico. Le Agenzie pubblicitarie faticano a risvegliare il nostro interesse all'acquisto dei servizi e dei prodotti dei loro committenti. Manco più un'agghiacciante foto di Toscani riesce a stupirci.

In questo scenario da Carosello permanente riesce difficile capire l'efficacia di alcune campagne pubblicitarie promosse da alcune Università. Non sono molte in verità, perché i budget sono quelli che sono e un francobollo su un quotidiano costa un sacco di soldi.

In regime di concorrenza è logico strappare l'iscritto alla rivale presentando servizi e offerte formative. C'è pure una pubblicità che, sui giornali, pubblicizza un ufficio amministrativo...tutto fa' buono direbbe il testimonial del cellulare.

Sempre al servizio dell'università (che se fa pe' campà) propongo una semplice e poco costosa campagna pubblicitaria: premetto che l'idea non è mia ma mutuata dall'ultimo romanzo di William Gibson (L'accademia dei sogni ed. Mondadori); ad un certo punto la protagonista del romanzo incontra una ragazza che di mestiere gira i locali frequentato da giovani. Una chiacchiera con questo, una chiacchiera con quello ed ecco che la giovane comincia a 'introdurre' il prodotto che vuole pubblicizzare: una birra, una linea di vestiti. È il viral marketing all'ennesima potenza, è il cool hunter alla rovescia... Ora immaginate dei bei giovanotti e delle belle ragazze (che all'università certo non mancano) sguinzagliati nelle discoteche e nei pub: di che segno sei? quanti anni hai? che fai nella vita? Studio all' Università Pocahontas di Migliano...sai è un ateneo fighissimo, si studia bene , i professori sono disponibili e miei amici laureati hanno già trovato lavoro, perchè non ti iscrivi pure tu?

venerdì, luglio 09, 2004

La Federazione dei Lavoratori della Conoscenza

Purtroppo non possiamo stare sempre 'sulla notizia'. A volte capita che ci sfuggano alcune novità destinate a cambiare la nostra vita e il nostro lavoro. Non c'eravamo accorti, per esempio, che il 7 aprile nasceva la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza. La FLC è un nuovo sindacato della CGIL formato da un primo nucleo composto dalla Cgil Scuola e dalla Cgil Snur (che associa il personale dell’università, i lavoratori degli enti di ricerca, il personale delle accademie e dei conservatori). Mica robetta da niente. Il fatto che non me ne sia accorto non significa nulla. Non è che i dirigenti della base, impegnati come sono nelle estenuanti trattative di Ateneo, possano perdere tempo ad informare i semplici iscritti. Gli iscritti - come gli elettori (anche se non votano) - hanno il dovere di informarsi dei cambiamenti della propria organizzazione.

Che razza di lavoratori della conoscenza siamo se non conosciamo quelli che ci rappresentano?

A proposito della sigla, la trovo assolutamente geniale. Con una due paroline: lavoratori e conoscenza, sono riusciti a prefigurare un livellamento egualitario degno di miglior causa. Infatti il mondo universitario, per sua natura, non è 'uguale'. A meno di pie illusioni non possiamo pensare che il docente e il non-docente (prefisso unpolitically correct ma molto esplicativo) siano due categorie uguali da punto di vista contrattuale e sindacale.
Con Lavoratori e Conoscenza si è riuscito a rappresentare magnificamente il corno del problema. Ognuno sceglie da quale parte del corno stare. Come in un vaso comunicante il docente potrà prendersi (democraticamente) il suo fardello di Lavoratore. I tecnici, gli uscieri, i bibliotecari, gli impiegati amministrativi, i portantini avranno la possibilità di attribuirsi il ruolo gnoseologico di indagare i limiti e il valore della propria conoscenza.

Il termine lavoratore suona deliziosamente démodé. La categoria non risulta 'appropriata' - mi consenta - né per un'Azienda - dove notoriamente siamo tuttalpiù collaboratori - né per un'accademia - ché forse solo qualche prof. nostalgico del '68 troverà normale definirsi semplicemente... lavoratore. Eppure i due termini accoppiati creano un nuovo significato...un po' come il design anni '50 applicato ai frigoriferi ultramoderni.

Meraviglioso. Saremo tutti più felici.

Leggi il Comunicato Stampa della CGIL

A proposito di felicità

Il Corriere della Sera del 5 Luglio dedica un paginone sulla domanda fondamentale di questo Occidente grasso e pigro: Ma è possibile essere felici? Il tormento dell'Occidente (ricco).

Sapete qual'è la risposta? Bisogna fare come le colf filippine. Secondo questa articolata inchiesta basta appostarsi nei giardini della Stazione e osservare quei simpatici capanelli di giovani donne dell'estremo oriente che socializzano, mangiano, si scambiano i loro prodotti tipici.

A rafforzare questa interessante rilevazione si chiama anche la testimonianza di un professore di Manila: Felipe de Leon docente di Filippinologia. Non mi è molto chiaro di cosa si occupa la filippinologia. Posso però immaginare quale felicità si possa raggiungere studiando questa affascinante e esotica branca del sapere.

Leggi l'articolo sul Corriere della Sera (c'è pure un Forum dei Lettori)

Miss...mia cara miss

Per raggiungere la felicità si può anche provare a partecipare ad un concorso di Miss Università. Francesca Romana Ranieri ci ha provato e ha vinto.

La nuova Miss? Bella e sapiente (gossipnews.it)

sabato, luglio 03, 2004

Lutto nel Cinema (e anche nell'Università)

Morto il critico Lino Miccichè

L'articolo del Resto del Carlino (ilrestodelcarlino.it)

Claudio Baglioni si laurea architetto

Claudio Baglioni si è laureato alla Sapienza (facoltà di Architettura Vallegiulia) con una tesi sul 'restauro architettonico e la riqualificazione urbana del gasometro di Roma'. Complimenti e auguri

Claudio Baglioni può non piacere per le sue canzoni dolciastre. Può persino irritare per le sue armonie disimpegnate e 'piacione', ma nel ricostruire certe atmosfere 'romane' (senza essere troppe rrrromane - alla Venditti per intenderci -) è imbattibile.

Nel '75 il cantatuore dedicava una canzone al mostruoso obelisco modernista che torreggiava alla stazione Termini di Roma:

lampada Osram/ di fronte alla stazione/ giornali cartoline /le insegne le reclames / la fila di tassi'/ la calca sopra i tram / annodi il tuo foulard / le otto e dieci

La 'lampada osram' era il luogo degli appuntamenti. Con la sua canzone, divenne anche il luogo degli appuntamenti mancati.

A proposito di appuntamenti mancati...

Non ce la fa invece per un soffio, nonostante i 152 mila voti conquistati sul campo, il rettore di Catania Ferdinando Latteri, parlamentare Dc nei primi anni Novanta, successivamente passato a Forza Italia e ora candidato dell'Ulivo.

da un articolo sui risultati delle europee in Sicilia (siciliano.it)

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