Fuoristanza

Spigolature sul mondo universitario

domenica, settembre 19, 2004

In difesa degli incapaci e degli immeritevoli

Gli incapaci e gli immeritevoli sono l'esercito della consolazione di tutti i falliti; questi sfortunati possono vivere i propri insuccessi e i propri fallimenti come il risultato di un destino 'cinico e baro', un destino che li ha fatti incontrare con infigardi, farabutti e raccomandati senza capacità e senza valore.

Gli incapaci e gli immeritevoli sono la linfa vitale dei capaci e

dei meritevoli. Questi 'favoriti per merito' traggono dai loro 'colleghi' incapaci l'energia per migliorarsi sempre di più. L'istituzione, l'azienda ha bisogno dei capaci per non crollare sotto il peso della clientela e del nepotismo.

Pensate, per un momento come sarebbe noioso un mondo dove

'vigesse' la 'meritocrazia': un elité tronfia e arrogante da una parte e una massa di 'sfigati' ricacciati nell'oblio dell'accidia consapevoli dei propri limiti, dall'altra. Il numero degli emarginati e i casi di suicidio aumenterebbero in modo incontrollabile!

Qualcuno ha detto che agli occhi del maggiordomo il padrone non è mai un eroe.

Togliete le persone che, per amore o per manifesto riconoscimento dell'altrui superiorità, sono fedeli servitori del proprio padrone. Bene, vi rimangono migliaia di assistenti, collaboratori, segretari, operai, apprendisti, domestici e badanti che prestano la propria opera convinti di farlo per un perfetto imbecille. Questa manifesta consapevolezza di superiorità è un carburante potente per alimentare la propria autocommiserazione - efficace antidoto contro il male della vita. Sentirsi superiore al proprio padrone stimola la sfrenata ambizione di essere, un giorno, il successore del 'tiranno'.

Solo una visione miope e utopistica può immaginare che solo 'la competenza' sia la misura della 'capacità e del merito'. Pensate che l'intrallazzo, la seduzione, i giochi di potere, l'intrigo non siano 'capacità' da valorizzare e premiare? Siete degli ingenui e anche degli ignoranti: la storia umana non è andata avanti solo con i "puri" e i "santi".

Gli Einstein e gli imbecilli nei giornali e nelle università

[...] Ci sono, come nei giornali, gli Eistein e gli imbecilli. Devo dire, però, che nel caso dei professori non-Einstein, qualche nozione, seppur raccomandati, per essere arrivati fin lì ce l'hanno. Tra di voi...ne sento di belle
Eco: nell'era del gossip chi paga è il lettore - Intervista a Umberto Eco di Marco Neirotti - La Stampa 18.09.04

Appello al governo

Rita Levi Montalcini, Sabino Cassese e altri illustri professori rettori chiedono al governo una iniziativa legislativa per la modifica della vigente disciplina dei concorsi universitari.

[...] Non solo vanno ripristinati i concorsi nazionali [...] ma devono essere reintrodotti correttivi alle tentazioni corporative.
"L'università soffre una crisi di credibilità. È necessario un forte rilancio dell'etica - Sabino Cassese, Adriano De Maio, Luigi Donato, Massimo Egidi, Rita Levi Montalcini, Giovanni Marchesini, Carlo Ossola, Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, Carlo Secchi, Salvatore Settis, Riccardo Varaldo. Corriere della Sera 14.09.04

Giocare al "dottore" con Elisabetta Canalis

In quale programma ha esordito Elisabetta Canalis? Tratto dal test di ammissione alla facoltà di medicina e Chirurgia dell'università Cattolica di Roma

Risposta: Striscia la notizia

Questi pazzi, pazzi quesiti - QN 18.09.04

Segnalazione libro

Maurizio Makovec, Lacchè, fighette e dottorandi Editore Clinamen - La scheda del libro

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