Quando il gioco si fa duro...
Dal 15 al 18 novembre il personale tecnico amministrativo delle università sarà chiamato a rinnovare il parlamentino incaricato di 'trattare' con la 'controparte' d'ateneo. Il segretario generale della CGIL 'aprirà' la campagna elettorale delle Rappresentanze Sindacali Unitarie intervenendo alla Sapienza il 19 ottobre.
Chi gioca in prima base?
Il ministro Moratti dice che non c'è nessuna fretta ad approvare la riforma dello stato giuridico dei docenti. Attende proposte migliorative.
Quando si rompe il giocattolo
Giorgio De Rienzo. La catena degli errori. Atenei, sfascio e miopie. dal Corriere della Sera cronaca di Roma. 14-10-2004[...] La riforma del tre più due con la creazione di percorsi di studio spesso improvvisati, di master talvolta avventurosi ha complicato (nella fretta) i criteri nell'affidare i moduli di insegnamento, con la creazione - fra l'altro - di un precariato massiccio di "professori a contratto", magari senza stipendio, arruolati alla bell'e meglio. Di ciò non sono solo colpevoli la Moratti e i ministri che l'hanno preceduta, ma sopratutto i centri di potere accademico, che sempre, nelle fasi in cui si allargava la domanda didattica, hanno proceduto con una miopia mostruosa, che può aver indotto qualche spirito malizioso a pensare che non pochi professori badassero a scaricare su altri pesi che, altrimenti, avrebbero dovuto cadere sulle loro spalle. [...]
Giochi perversi di una signora per bene
Raffaele Simone Tutti contro la riforma Moratti. Guerra d'università. La Stampa 13.10.2004[...]C'è infatti motivo di sospettare che si punti proprio a stressare le strutture universitarie fino a produrre l'inceppamento. "Vedete? Lo dicevamo noi, che le cose non andavano?", si potrà affermare allora, Solo così si potrà aver mano libera per ridimensionare qua e là e mettere le cose su nuove basi. Se poi, a forza di ridimensionare, l'università dovesse anche un po' privatizzarsi (come il disegno prevede), meglio ancora! È la destra, bellezza...
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