Università a...distanza
Il 17 aprile dello scorso anno il MIUR firmò un decreto che definiva i criteri e le procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università.
È l'atto di nascita delle "Università telematiche".
Il provvedimento prevede la possibilità di costituire università, statali e non statali, che operano nel settore della didattica utilizzando la connessione in rete, la multimedialità, l'interattività a distanza. Un comitato di esperti (presidente il prof. Fabio Roversi Monaco) esprime motivato parere in merito alle istanze di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici.
Il decreto suscitò subito aspre critiche - c'è un provvedimento del governo che non faccia scatenare polemiche? Le università 'tradizionali' temono che questo provvedimento possa dare la stura ad una serie di iniziative economico e commerciali che non hanno nulla a vedere con l'alta formazione e la ricerca scientifica.
Il decreto [governo.it]
Il luddismo non c'entra
In tutti gli atenei 'tradizionali' proliferano iniziative - più o meno avanzate - di formazione a distanza. Oltre ai dibattiti e alla convegnistica, forse pure eccessivi, ci sono iniziative concrete e stabili. Giusto un anno fa dei giovani ingegneri in ICT si laurerarono 'a distanza' con un corso di laurea organizzato dal Politecnico di Milano. La CRUI 'monitorizza' con grande attenzione tutte le iniziative che si muovono nell'ambito universitario, ogni ateneo ha la sua 'sezione' impegnata nell'approfondimento e nell'attivazione di Corsi a distanza.L'Osservatorio sull'e-learning nelle università italiane [fondazione CRUI]
E poi l'inevitabile
Il 1 marzo 2004 è uscito un decreto che istituisce l'Universita' telematica non statale "G. Marconi". la reazione della CRUI non si è fatta attendere. Il 29 aprile esce un comunicato che, abbandonando ogni aplomb accademico, esprime la sua
più piena contrarietà ad una iniziativa e ad un metodo che nella loro espressione rischiano di dequalificare l’intero sistema universitario italiano. Non ci vanno mica leggeri!
Il decreto istitutivo della "Marconi Formato PDF [Infoleges]
Documento approvato dall'Assemblea generale della CRUI Formato PDF
Facile (probabile) profezia
Probabilmente le open-university troveranno il modo di convivere con le altre istituzioni accademiche. Certo è che le università "accredidate" a rilasciare titoli accademici on-line dovranno fare uno sforzo in più per dimostrare l'assoluta omologazione con gli atenei 'terrestri'. Non solo nel campo della didattica ma anche in quello della ricerca. C'è di mezzo il diritto dei futuri studenti di vedersi riconosciuta l'assoluta serietà dei propri studi.
Parere non richiesto
Il Messagero del 14 giugno dedica un ampio servizio a tutta la questione e riporta anche un'intervista al Rettore della "Marconi". La professoressa Alessandra Briganti reagisce, giustamente - dal suo punto di vista -, all'idea di una 'laurea di serie B': le università a distanza sono meglio di quelle tradizionali perchè si sottraggono al caos e all'anarchia che imperano nei nostri atenei. L'argomento non mi piace. Non si può evocare l'esempio dei paesi anglossassoni (dove le università tradizionali e on - line funzionano), per affermare poi che l'e-learning ci sottrae dai problemi dell'università italiana.
Il sistema universitario deve essere uno: articolato, 'automizzato', in concorrenza quanto si vuole, ma un sistema.
Altro parere non richiesto
Sarebbe utile trovare sul sito della Marconi tutte le sezioni completate. È inevitabile che una open university debba fare ancora più attenzione alla sua presentazione on-line.
Università Telematica Guglielmo Marconi
Il prof. Piero Tosi riconfermato Presidente della CRUI
Rettoreide
Periodo elettorale per il rinnovo della carica di Rettore in molte università. Qualcuno è cambiato, qualcuno è confermato, qualcuno sta ancora votando, qualcuno è in campagna elettorale...che quella americana ci fa un baffo...
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