Parole, parole, parole
Il primo resoconto degli articoli di questa settimana lo dedichiamo a Mina
Appartengo alla generazione che ha avuto la fortuna di vedere e ascoltare (magari in bianco e nero...magari sul seggiolone) "la tigre di Cremona". Poi - come è noto - circa trent'anni fa, la cantante decise di 'cancellare' la sua immagine. L'unica sfocata traccia della sua esistenza 'corporea' si deve a qualche intraprendente paparazzo, appostato presso la sua casa in Svizzera.
Ma 'sparire' non significa 'non esistere'. Mina è la prima, grande, operatrice 'multimediale' di se stessa. Un album all'anno, un concerto su internet qualche anno fa, un blog...una sapiente 'gestione' della sua presenza/assenza mediatica.
Sbaglia chi pensasse che la più bella voce della canzone italiana...sia solo ugola e distintivo . Mina ci regala canzoni ma anche sapidi e articolati commenti sulla società e sul costume. Infatti, ogni sabato, sulla prima pagina della Stampa appare un suo editoriale (Secondo Me) dove riflette e fa riflettere. L'editoriale dell'8 maggio è dedicato ai giovani e alla loro 'involuzione', fino alla bestialità culturale e linguistica. Mina trova spazio sulla nostra rubrichetta perchè si rivolge all' Università. In chiusa dell'articolo: l'università (insieme alla scuola) dovrebbe insegnare la tolleranza e l'autocontrollo e la convivenza civile. Prima dell'aritmetica, dell'italiano, della storia dell'arte, della fisica. Anzi no. Proprio l'insegnamento dell'aritmetica, dell'italiano, della storia dell'arte, della fisica daranno al ragazzo una maggiore consapevolezza. Un'istruzione e una cultura che possa liberarlo dalla cieca servitù del proprio istinto. Giusto.
- Il sito ufficiale di Mina
- La raccolta dei suoi editoriali (stampa.it)
Percezioni
Il direttore della biblioteca, insospettito da alcuni strani rumori, ha chiamato il 113. Nel sotterraneo della biblioteca le forze dell'ordine si sono trovate di fronte uno spettacolo insolito: un giovane di 20 anni - forse un tossicodipendente - aveva eletto a sua residenza la biblioteca universitaria. Immediatamente arrestato, il giovane, in evidente stato di choc, rischia una grave condanna. L'Associazione degli Utenti delle Biblioteche ha diramato un comunicato in cui si stigmatizza il degrado delle nostre università: "ormai lo sfacelo e la scandalosa conduzione lassista del personale è a un punto di non ritorno. Le biblioteche diventano 'ospizi' per nullatenenti e emarginati, le aule sono affollate all'inverosimile, i servizi fatiscenti. Chiediamo le immediate dimissioni del direttore, del presidente e il licenziamento del personale".
Abbiamo raccontato una storia vera ma in un altro luogo. Presso il College of Arts and Sciences della New York University c'è uno studente di nome Steve Stanzak che dormiva in Biblioteca. È una storia a lieto fine: Il rettore, dopo aver scoperto la sua storia, gli ha offerto una stanza gratis.
Thank you America!
- Il Blog di Steve HomelessAtNYU.com
Grazie Sapienza!
Facile, direte voi. Se l'ateneo piùgrandedeuropa si muove...con le sue intelligenze e le sue capacità, è normale che la stampa se ne accorga. Forse. Ma è un fatto che questa settimana le uniche notizie interessanti (a nostro giudizio) che coinvolgono l'università provengono dalla Sapienza:
Gianni Orlandi, il prorettore, lancia la proposta, mica da ridere, di adottare un ricercatore. L'idea è di devolvere 50 centesimi dalla spesa al supermercato. La somma potrà essere utilizzata dai ricercatori universitari consentendogli di lavorare su programmi di ricerca che producano nuove tecnologie, tutela dei Beni Culturali e ambientali, progetti di solidarietà internazionale.
Questa stessa settimana, La Sapienza, ha dato un contributo fondamentale alla comprensione e alla risoluzione del conflitto tra israeliani e palestinesi. Con le "armi" da sempre a disposizione dell'università: lo studio e la cultura. Rettori di università israeliane e palestinesi s’incontrano per la prima volta intorno ad un tavolo per siglare un accordo di cooperazione scientifica. Il Rettore prof. Giuseppe D'Ascenzo, anfitrione dell'incontro, ha dichiarato: Stiamo cercando di usare la filosofia della cultura per raggiungere la pace. Nella dichiarazione siglata il 3 maggio si legge: Dunque noi ci impegniamo a rendere i nostri campus luoghi in cui la pace possa crescere e svilupparsi, in cui i giovani possano apprendere i loro diritti e quelli degli altri, in un clima di generale tolleranza e ottimismo.
- Il Comunicato Stampa (Home page -> Eventi)
Polifemo non era nessuno
Polifemo, forse, non è mai esistito. I presunti resti dei ciclopi altro non erano che i crani di elefanti nani.
Professor Del Piero
L'Università di Torino ospita Alex Del Piero...alè (ma Totti docet?)
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